Convegno di Berlino, Ottobre 2017
[Sezione Italiana]
La filosofia fa ancora paura?
[Estratto] L’insegnamento illuministico di Kant si potrebbe riassumere così: “Ragiona, non obbedire!” e questa sembrerebbe una contraddizione in terminis. Ma se riformuliamo l’imperativo si vede che non è così.
Diciamo infatti: se vuoi estrinsecare il tuo essere al mondo in senso libero puoi farlo solo con l’uso della ragione non conl’obbedienza. Quindi ogni forma di potere, ogni organizzazione religiosa, sociale, politica ma, soprattutto, economica che si basa sull’obbedienza rifugge o ostacola la filosofia.
La paura generata dalla filosofia è determinata dalla sua capacità di alimentare lo spirito critico, di stimolare l’esercizio della critica in qualsiasi ambito dalla filosofia stessa alla religione, dall’economia alla politica.
Si sente dire o si legge che la filosofia fa paura a chi teme la verità. Noi diciamo: è il percorso verso la verità che fa paura, che ti permette di scegliere e vivere fuori dal controllo: è l’essere sul sentiero della filosofia che ti rende libero non soltanto le conquiste che ottieni verso la definizione della verità.
Quindi la filosofia fa paura a:
- Qualsiasi forma di indottrinamento – quindi a qualsiasi forma di pigrizia mentale.
- A chi vuole dei cittadini idioti e non dei cittadini responsabili
- Ai tecnocrati, cioè coloro che si occupano solo e soltanto del “come”
- All’Europa che esclude l’insegnamento della filosofia nei gradi scolastici prima dell’università.
- Al sistema economico corporativo (multinazionali)
- A chiunque basa il suo dominio sulla violenza e sul terrore.
- Alle religioni integraliste
- A chi vuole impedire che tu sappia prendere delle decisioni – a chi ti vuole senza volontà.
In ultima analisi, ogni forma di potere e di indottrinamento ha paura della vera filosofia, cioè di quella filosofia che si occupa dei granditemi dell’essere al mondo.